Gli adolescenti di oggi vivono in un mondo sempre connesso. Usano Internet per fare i compiti, inviare documenti tramite Google Docs, utilizzano Tik Tok insieme ai loro amici, ascoltano musica tramite Spotify, guardano Netflix invece della televisione e sono utenti attivi di Instagram. Molto spesso, anche le loro domande di iscrizione a scuola vengono presentate online: sembra che ogni aspetto della loro vita abbia una componente digitale!
Certo, le app e la tecnologia hanno reso le loro vite più semplici, più efficienti e più connesse. Ma c’è un “ma”: è importante domandarsi se la vita (ed il mondo) siano sempre più invasi (negativamente) dal digitale. Ebbene, non esiste una risposta univoca a questo dubbio. Anche gli esperti della Pew Research Center che hanno compiuto uno specifico studio – sono divisi sul quesito. Da una parte, infatti, la tecnologia significa “benessere” per il futuro dei giovani ma da un’altra parte, se non usata in maniera intelligente, può danneggiare i nostri ragazzi.
Tuttavia, la maggior parte degli esperti è concorde su un punto: tutti auspicano che le politiche governative, le pratiche delle aziende tecnologiche e i comportamenti degli utenti cambino per ridurre gli effetti dannosi, migliorando al contempo i vantaggi della tecnologia digitale.
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Uno sguardo più da vicino allo studio
Lo studio non scientifico condotto da Pew Research Center, si è concentrato sul campionamento delle opinioni di quasi 1.200 esperti di tecnologia. La domanda principale che i ricercatori si sono posti è stata: “Nel prossimo decennio, in che modo i cambiamenti nella vita digitale avranno un impatto sul benessere generale delle persone, fisicamente e mentalmente?”
Quello che hanno scoperto è che quasi tutti coloro che hanno intervistato apprezzano i crescenti vantaggi della vita digitale. Ma molti sono anche preoccupati per le prove crescenti che l’uso sempre più massiccio della tecnologia sta sollevando. Un utilizzo che potrebbe condurre a problemi importanti come dipendenza, stress, cyberbullismo e molto altro ancora.
Nel complesso, lo studio ha scoperto la sussistenza di alcuni temi comuni tra le risposte fornire dagli esperti di comunicazione digitale. Ad esempio, coloro che hanno manifestato preoccupazione perché la tecnologia digitale potrebbe in futuro avere un impatto negativo sul benessere, prevedono che vivremo un deficit digitale considerevole nel prossimo decennio.
Secondo gli esperti del digitale che hanno partecipato allo studio, le capacità cognitive delle persone saranno messe alla prova. Ciò potrebbe significare che le loro capacità di pensare in modo analitico, ricordare le informazioni e concentrarsi per lunghi periodi di tempo possano essere compromesse. Nel complesso, essi sono preoccupati che i giovani lotteranno con la resilienza mentale e saranno meno creativi.
Tecnologia e dipendenze digitali nei giovani
Dallo studio è emersa un’altra fonte di grande preoccupazione per gli intervistati ovvero le dipendenze digitali. Gli esperti avvertono che alcune aziende stanno progettando le loro tecnologie in modo tale da causare il rilascio di dopamina nel cervello. La dopamina è una sostanza chimica che il corpo rilascia quando si accorge che un’attività è piacevole. Un esempio: la dopamina viene rilasciata dall’organismo ogni volta che mangiamo. In questo modo, ognuno di noi si ricorda di nutrirsi perché è un’attività piacevole.
Ebbene, le aziende tecnologiche stanno imparando come attivare i “centri di ricompensa” presenti nel cervello. In questo modo, creano il desiderio (soprattutto negli adolescenti) di fare qualcosa più e più volte come, ad esempio, giocare a un particolare videogioco. E gli esperti del settore prevedono che le aziende tecnologiche continueranno a studiare i centri di ricompensa del cervello. Con un unico grande obiettivo: sviluppare una tecnologia che attivi il rilascio di queste piacevoli sostanze chimiche nel cervello. In questo modo le persone diventeranno sempre più attratte e “dipendenti” dalla loro vita digitale.
Gli esperti sono anche preoccupati per l’impatto che la vita digitale avrà sulla salute mentale dei ragazzi. Temono che, con l’espansione del progresso digitale, assisteremo a un aumento di stress, ansia e depressione. Nel frattempo, ci saranno meno interazioni faccia a faccia, più vita sedentaria, scarse capacità di comunicazione ed un sentimento di sfiducia generale tra le persone.
Infine, gli esperti temono che, man mano che sempre più aspetti della vita diventeranno digitali, aumenteranno le minacce alla privacy e alla sicurezza. Ci saranno anche maggiori rischi di furto di informazioni personali. Su scala più ampia, gli esperti temono che aumenteranno le minacce alla democrazia, alla sicurezza nazionale e persino ai posti di lavoro. Ad esempio, la crescita dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico, potrebbe avere un impatto negativo sulla disponibilità di posti di lavoro, causando un aumento della disoccupazione. Per gli adolescenti che entrano nel mercato del lavoro nel prossimo decennio, ciò potrebbe significare che sarà più difficile trovare un lavoro.
I benefici della tecnologia: ecco cosa dicono gli esperti
Lo studio ha ovviamente portato alla luce non solo le preoccupazioni degli esperti ma anche i benefici che l’uso sempre più crescente della tecnologia può avere sulla nostra vita quotidiana. Molti esperti ritengono che la tecnologia migliorerà il benessere in futuro. Come? Ad esempio sviluppando una tecnologia in grado di aiutare effettivamente le persone a raggiungere un maggiore benessere. Gli esperti prevedono inoltre che la tecnologia continuerà a connettere le persone e a costruire relazioni, anche a distanza. Di conseguenza, le persone trarranno soddisfazione da queste connessioni.
Gli esperti ritengono poi che le persone avranno un accesso più facile alla conoscenza, alle informazioni, all’istruzione e all’intrattenimento. Ciò contribuirà a creare parità di condizioni tra i diversi gruppi socioeconomici.
Dallo studio è emerso che gli esperti ritengono esista una ulteriore area in cui la tecnologia digitale avrà un impatto positivo sulle famiglie. La tecnologia, infatti, darà alle persone maggiori opportunità di attingere a risorse e strumenti per il miglioramento della salute e della sicurezza. Allo stesso modo, le famiglie dovrebbero essere in grado di attingere alle informazioni mediche e sanitarie con un semplice click. Si tratta, com’è evidente, di un risvolto fondamentale per la salute personale. Inoltre, lo sviluppo della tecnologia ed il facile accesso alle informazioni personali, renderà più semplice per i genitori ottenere cure e informazioni adeguate per i loro figli.
Gli esperti del Black Dog Institute, un gruppo senza scopo di lucro dedicato alla ricerca di trattamenti per le malattie mentali, concordano sul fatto che la tecnologia potrebbe essere utile per il benessere futuro. I ricercatori del Black Dog Institute affermano che gli adolescenti si stanno rivolgendo alla tecnologia anche per la cura della salute mentale. Un risvolto, questo, che potrebbe essere estremamente utile, considerando che la depressione colpisce 300 milioni di persone in tutto il mondo. Inoltre, ricordiamo che l’Organizzazione mondiale della sanità prevede che entro il 2030 la depressione diventerà il più grande costo sanitario singolo a livello globale.
Cosa dicono gli altri studi?
Numerosi altri studi ritengono che la tecnologia stia avendo un impatto negativo sul nostro cervello, soprattutto su quello dei giovani. Ad esempio, esistono numerosi studi che collegano il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) ed i problemi comportamentali, all’uso estensivo della tecnologia.
In uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association, gli adolescenti che trascorrono molto tempo utilizzando i social media mostrano un aumento dei sintomi dell’ADHD. In effetti, gli studenti che hanno utilizzato diverse tipologie di media digitali più volte al giorno avevano il doppio delle probabilità di sviluppare nuovi sintomi di ADHD rispetto ai loro compagni di classe meno attivi digitalmente. Ecco perché è fondamentale razionalizzare l’uso della tecnologia e limitarlo soltanto ad alcuni momenti della giornata. Sul punto, leggi il nostro approfondimento relativo ai danni ed effetti del tablet sui bambini: come limitarne l’uso.
Nel complesso, gli esperti ipotizzano che la gratificazione immediata che gli adolescenti ottengono dai loro dispositivi digitali renda loro difficile imparare a controllare gli impulsi, la pazienza e la concentrazione, abilità necessarie per un sano benessere.
Altri studi hanno collegato ancheo i social network ai cambiamenti nella salute mentale dei ragazzi. Ad esempio, l’uso di Facebook è stato collegato a cali di benessere: l’uso improprio dei social network fa convincere alcune persone che la loro vita è noiosa rispetto a quella degli altri. Questo convincimento, a sua volta, può causare ansia e depressione.
Il soprendente studio sull’impatto dei social network sui giovani
Un interessante studio condotto dal Centro di mappatura del cervello dell’UCLA, ha rilevato che alcune regioni del cervello degli adolescenti si attivano con i “mi piace” sui social media: ecco perché poi essi sono indotti a volerli utilizzare più e più volte al giorno. Durante lo studio, i ricercatori hanno utilizzato uno scanner fMRI per visualizzare il cervello degli adolescenti mentre utilizzavano un’app fittizia di social media simile a Instagram. Agli adolescenti sono state mostrate più di 140 immagini in cui si credeva che i “mi piace” provenissero dai loro coetanei. Tuttavia, i “Mi piace! sono stati effettivamente assegnati dal team di ricerca.
Ebbene, le scansioni cerebrali hanno rivelato che una particolare sezione del cervello era particolarmente attiva quando hanno visto un gran numero di “Mi piace” sulle proprie foto. Secondo i ricercatori, quest’area del cervello è la stessa che risponde quando guardiamo le immagini delle persone che amiamo o quando vinciamo denaro. Inoltre, i ricercatori affermano che questa regione del cervello definita “della ricompensa” è particolarmente sensibile durante l’adolescenza: ciò potrebbe spiegare il motivo per cui gli adolescenti sono così attratti dai social media.
Il cyberbullismo e il sexting
Infine, vi è anche la preoccupazione che il cyberbullismo e gli altri comportamenti dannosi legati all’uso della tecnologia continueranno a crescere e ad avere un impatto sul benessere generale degli adolescenti. In effetti, esistono già alcune evidenze che suggeriscono che gli effetti del bullismo possono durare fino all’età adulta.
Un recente studio compiuto dal Pew Research Center ha scoperto che la maggior parte degli adolescenti di oggi ha subito cyberbullismo. In particolare, hanno rilevato che, quasi il 60% degli adolescenti, ha subito un qualche tipo di abuso online con insulti e diffusione non autorizzata di foto personali.
Un altro problema che gli adolescenti sono chiamati ad affrontare è il sexting: molti giovani sono spinti ad inviare messaggi espliciti anche quando non lo desiderano, mentre altri ricevono messaggi contenenti foto inappropriate senza che gli venga chiesto il permesso. Non solo ci sono una serie di conseguenze emotive e legali collegate al sexting ma esso può anche avere un perdurante impatto significativo sul benessere generale.
Gli studiosi hanno poi scoperto che più tempo questi adolescenti trascorrono online, maggiori sono le loro possibilità di subire qualche tipo di cyberbullismo. Secondo gli esperti, questi tipi di comportamenti aumenteranno ed avranno un impatto negativo sul benessere futuro degli adolescenti, man mano che la vita digitale aumenterà.
Le soluzioni proposte
Gli esperti che hanno partecipato allo studio hanno offerto alcune soluzioni per combattere gli effetti negativi della vita digitale. In cima alla lista dei suggerimenti c’è la necessità di sviluppare una “carta dei diritti digitale” in grado di porre la dignità umana al di sopra di ogni altra cosa.
Gli studiosi hanno anche suggerito di approfondire “l’alfabetizzazione digitale” degli adolescenti introducendola come “materia” nei programmi educativi scolastici. Molto importante è anche educare le famiglie e spiegare loro il funzionamento degli algoritmi utilizzati sul web e i risvolti che alcuni comportamenti digitali possono avere sulla vita reale.
Conclusioni
Abbiamo qualche elemento per ipotizzare che l’uso sempre più crescente della tecnologia potrebbe causare effetti negativi sul benessere dei nostri ragazzi. Ovviamente, come per ogni cosa, anche in questo caso la moderazione è la chiave.
Ecco perché dovresti sempre parlare con i tuoi figli della gestione del tempo trascorso sui dispositivi e dell’utilizzo saggio della tecnologia. Nel complesso, la tecnologia, i social media e i dispositivi digitali non sono elementi da demonizzare: gli adolescenti devono solo imparare a gestirli in modo da non monopolizzare il loro tempo e da avere un impatto positivo sulla loro salute e benessere.