La tecnologia negli ultimi decenni ha letteralmente sconvolto e cambiato le nostre vite. Non stiamo parlando di secoli fa, basta ritornare ai primi anni Duemila quando non esistevano canali social o streaming, chat e altre forme di condivisione online che oggi usiamo tutti quotidianamente. Il progresso digitale è inarrestabile ed evolve in continuazione modificando rapidamente i nostri comportamenti.
In questo articolo proviamo ad affrontare un argomento complesso e delicato ovvero come agisce la tecnologia sulla vita dei bambini. E’ inutile dire che molti genitori sono preoccupati dall’uso troppo prolungato che i piccoli fanno dei dispositivi mobili e non, considerando che ormai già in tenera età usano gli schermi e sanno utilizzare i device digitali.
Quali sono gli effetti della tecnologia sulla vita dei bambini?
Il punto dal quale partire è forse proprio quello di stabilire se è giusto concedere l’utilizzo dei prodotti tecnologici ai bambini. Perché se è vero che la tecnologia ha indubbiamente molti effettivi positivi anche sul loro sviluppo è altrettanto confermato che può incidere molto negativamente sulla loro crescita. Quasi tutti i genitori fanno giocare i bambini molto piccoli con il loro telefono. A 2 o 3 anni si vedono bambini incantati dallo smartphone, che guardano le immagini rimanendo immobili e stupefatti.
E’ certamente un modo per farli stare buoni e tranquilli mentre mamma e papà possono dedicarsi ad altre incombenze o rilassarsi dopo una giornata di lavoro ma non vi sembra un comportamento eccessivo? Bisogna tener conto che un bimbo molto piccolo dovrebbe giocare in modo diverso. Dapprima gattonare, poi costruire, osservare il mondo intorno a sé, naturalmente fare anche i capricci e poi rilassarsi tra le braccia di chi lo ama. Così almeno noi siamo cresciuti, senza diavolerie tecnologiche avanzate come quelle moderne.
Una curiosità che la dice lunga sui potenziali effetti negativi che la tecnologia ha sui bambini: i fondatori di grandi brand tecnologici come Steve Jobs o Bill Gates che hanno letteralmente fatto la storia dei dispositivi digitali hanno scelto di non permettere ai loro figli usare gli strumenti tecnologici fino al raggiungimento di un’età più adulta. Un bambino durante la sua crescita non ha bisogno di collegarsi ad internet continuamente o di rimanere incollato ai canali streaming per ore. Un comportamento del genere continuato e prolungato nel tempo lo isola dalla realtà e lo rende irascibile, svogliato ed anche ansioso.
Quello che vede sullo schermo infatti lo distanzia e lo dissocia dal mondo reale tanto che quando i genitori decidono finalmente di spegnere tutto il bambino si sente tradito e punito. Da qui si evince che c’è qualcosa di sbagliato: l’uso della tecnologia distorto crea dipendenza anche nei bambini ed aumenta il loro stato di ansia e di stress che poi si ripercuote all’interno della famiglia e nei rapporti reali con gli altri bambini.
Smartphone, iPad, tablet, pc e canali streaming sono frutto dello sviluppo esponenziale della tecnologia che non conosce soste e viaggia a velocità sostenuta verso il futuro. Naturalmente tutto questo apporta anche benefici e non produce soltanto effetti negativi sui bambini. Grazie alla loro giovane età recepiscono subito ciò che lo sviluppo tecnologico offre: imparano prestissimo ad utilizzare i dispositivi elettronici per studiare, ampliare le proprie conoscenze, imparare una lingua straniera e molto altro.
Anche giocare entrando nella realtà virtuale produce i suoi buoni frutti, purché sia rispettato un limite temporale. Ci sono molti giochi che aiutano lo sviluppo cognitivo, educativo e creativo dei piccoli, che apprendono così nozioni e curiosità già in tenera età. Il tutto sotto lo stretto controllo dei genitori che possono anche giocare con loro per mantenere un equilibrio sano tra il mondo reale e quello virtuale. Non dimentichiamo però che il rapporto umano tra bambini ha molto più valore rispetto allo scambio di emozioni che avviene davanti ad un monitor.
Per questo motivo continuiamo a sostenere che un bambino dovrebbe preferibilmente giocare con i suoi simili, non tramite un videogame a distanza. Il perché è semplice: costruire un castello, rotolarsi nel prato, correre liberamente o giocare a nascondino sono attività che producono effetti benefici sia a livello emotivo che fisico, aumentando la serenità del bambino e tenendolo ancorato alla vita reale. Inoltre un bambino che trascorre del tempo seduto davanti alla tv o a un tablet rischia di isolarsi dal mondo esterno perché esistono soltanto lui e la realtà virtuale.
A soffrire di tale condizione, ripetitiva e sempre uguale, è anche il suo fisico che non viene spronato a muoversi. Tutto ciò influisce negativamente anche sul suo riposo notturno e può generare ansia e stress, senza contare che potrebbe favorire anche la depressione perché alla fine il bambino, anche se non ci sono segnali subito chiari, sprofonda nella sua solitudine. La tecnologia sta cambiando anche la percezione che i bambini hanno della realtà, quella vera. Di esempi se ne possono fare molti e tutti fanno pensare che il troppo tempo trascorso a contatto con i device tecnologici produce disastri.
Addirittura la televisione è stata a suo modo precorritrice di questo, basta ricordare la famosa mucca bianca e viola di una nota marca di cioccolato che i bimbi vedevano sullo schermo. Molti di loro pensavano che le mucche anche nella realtà fossero di quel colore. Ma i pericoli che si manifestano oggi sugli smartphone o più in generale online sono ancora maggiori. Troppi i contenuti inadatti ai piccoli e le scene violente che sfilano davanti ai loro occhi, con il rischio che crescendo replichino gli stessi comportamenti in famiglia o con gli amici.
A volte anche nei cartoni animati o nei videogiochi, in teoria creati per loro, possono recepire informazioni sbagliate e scorrette. Per questo la tecnologia per i bambini va dosata e seguita: i bambini vanno coinvolti mentre guardano i programmi e giocano, in modo che abbiano tutte le risposte necessarie a non recepire in maniera sbagliata ciò che osservano. Infine un altro fattore che può risultare preoccupante per i bambini nell’utilizzo smodato della tecnologia è la minore capacità di concentrazione che sembrano sviluppare. Tendono infatti ad essere più distratti e poco attenti, anche nella gestione delle loro emozioni.