bambini che programmano

Uno dei quesiti che un genitore si pone più spesso riguarda che cosa insegnare ai propri figli e in quale momento della loro vita farlo. Oggi vogliamo proprio parlare della programmazione per bambini. Di solito si tende a pensare che questo sia un tipo di attività da insegnare superata una certa età, ma in realtà, se insegnata nel modo corretto, questa interessante materia può portare numerosi benefici.

In questo articolo vedremo insieme quali sono i benefici e le ragioni per cui è importante insegnare la programmazione per bambini. Sei curioso? Continua a leggere la nostra guida!

Qual è la migliore età per imparare la programmazione?

I migliori programmatori del mondo hanno dichiarato di avere iniziato la programmazione per bambini già all’età di 5 o 6 anni. In realtà non esiste un età precisa in cui è meglio insegnare questa materia. L’importante è che tuo figlio non sia forzato a farlo se non lo desidera. Per cui nel momento in cui il bambino inizia a mostrare interesse verso l’argomento (magari perchè inizia a domandarsi come creare un proprio videogioco) allora quello è il momento giusto.

In linea di massima possiamo comunque affermare che un bambino all’età di 7 o 8 anni ha già sviluppato le capacità logiche e di pensiero necessarie per la programmazione per bambini.

La programmazione per bambini

Programmazione per bambini

A differenza di noi adulti, i bambini si trovano immersi in un mondo pieno di tecnologia fin da piccoli: tra videogames, smartphones, il mondo del web e persino i robot, è normale che sviluppino un interesse verso la tecnologia in generale.

Queste tecnologie sono create tramite la programmazione, per cui è importante che il bambino capisca quali sono i ” mattoncini” che stanno alla base di questo mondo in cui vive. In questo modo, il bimbo realizzerà che tutto ciò che avviene nel momento in cui si utilizza la tecnologia non è pura magia ma il risultato di un processo che anche loro sono in grado di creare da soli.

Ecco perchè dovresti dare un’occhiata alla nostra guida come iniziare a programmare con i tuoi figli e scoprire quali sono i linguaggi di programmazione più semplici per i bambini.

Quali sono i benefici della programmazione?

Questo è ovviamente già il primo beneficio della programmazione per bambini, il fatto di aiutarli a capire che il mondo in cui vivono ha delle basi tecniche e scientifiche molto solide, ma in realtà sono molti altri gli effetti positivi che il bambino potrà ricavare dal programmare.

I bambini sviluppano importanti capacità computazionali

La programmazione per i bambini

Questo significa che nel momento in cui il bambino impara a leggere e scrivere un codice, sviluppa da solo delle capacità cognitive precise e impara un metodo per risolvere i problemi. Per gestire un codice è importante saper affrontare un problema sotto diversi punti di vista, analizzano dati e organizzandoli in modo logico, dividendo il problema in “fette” più piccole. Come sarà ovvio capire, queste sono comunque capacità che possono essere applicate anche in diversi ambiti della vita.

Il bambino impara a utilizzare la logica, proprio perché nella programmazione l’utilizzo della logica è fondamentale per capire non solo come arrivare a un determinato obiettivo ma anche per comprendere a fondo il funzionamento della tecnologia che si sta utilizzando.

Sviluppa la sua capacità di problem solving, in quanto la programmazione per bambini insegna a prendere un singolo problema e scomporlo in tante piccole componenti, così da rendere immediatamente il problema più semplice da risolvere. Questa capacità può essere ovviamente applicata a diversi ambiti: in campo scientifico, lo studioso deve formulare un’ipotesi e verificarle una per una per capire quale si adatta maggiormente alla tesi. Questo è ovviamente solo un esempio, ma sono molte altre le professioni in cui questa metodologia viene applicata.

Oltre a questo, il bambino impara a capire come funzionano le cose dal punto di vista pratico. Ciò ovviamente fa sì che lui sia poi in grado di sfruttare il concetto di ” causa effetto” per far sì che una tecnologia funzioni in modo corretto, per poterla adattare allo scopo prefissato.

Migliora il modo di pensare del bambino

bambini che programmano

Oltre alle diverse capacità computazionali, che permettono di gestire il concetto di causa effetto e di capire come funziona una particolare tecnologia, nella programmazione il bambino è naturalmente portato a modificare il suo modo di pensare e quindi a migliorarlo. Diventa quindi molto bravo a prevenire i problemi, così da evitarli o gestirli meglio nel momento in cui arrivano. Il bambino impara infatti a capire quando un problema sta per arrivare e qual è il codice migliore che potrà aiutarlo a gestire il problema.

Inoltre la programmazione per bambini lo aiuterà a migliorare le sue capacità di pensiero utilizzando gli algoritmi, che consentono di definire fasi precise e ben definite per risolvere una difficoltà. Per farlo, il bambino deve imparare ovviamente a non arrendersi e a persistere anche quando un problema sembra irrisolvibile.

Grazie alla programmazione per bambini potrà sviluppare inoltre un modo di pensare che è sicuramente “fuori dagli schemi” e che gli sarà di aiuto nella vita di tutti i giorni. La programmazione insegna infatti al bambino che può creare qualsiasi cosa dal nulla, basta impegnarsi e lavorarci su.

Prepara i bambini al futuro

La programmazione per bambini è in grado di far esercitare la creatività in un modo divertente, aiutando i più piccoli a creare codici e addirittura videogiochi in grado di funzionare realmente. Potranno quindi  utilizzare la loro immaginazione e la capacità di improvvisare, tutte abilità che sono estremamente utili nella vita ma anche nel lavoro.

La tecnologia sta diventando sempre più importante e presente nella vita di tutti i giorni, per cui imparare la programmazione per bambini può solo che essergli utile nel futuro. Anche nei lavori in cui non è richiesta un’abilità di programmazione, comunque potrebbe essere richiesto l’utilizzo del computer e saperlo fare molto bene è sicuramente sempre un punto in più.

Inoltre potrà aiutare i bambini a migliorare le loro capacità matematiche e a capire che la matematica è alla base di tutto. Dopo anni passati a studiare le operazioni aritmetiche, finalmente il bambino può capire qual è l’applicazione pratica della matematica, che potrebbe stimolarlo a volerla studiare meglio.

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